Articolo redatto da Arch. F. Di Mario per Eudomia Mag
Con il freddo, torna alla mente un problema comune per molte abitazioni: avere un riscaldamento uniforme in tutto l’appartamento.
Nella maggior parte dei casi, gli edifici sono dotati di un sistema di riscaldamento affidato ai tradizionali radiatori, spesso chiamati “termosifoni”, che diffondono il calore grazie alla convezione; ma così facendo si scaldano le stanze da un’altezza di 20 cm circa in su, tenendo sempre al freddo il pavimento.
Per ovviare a questa problematica negli anni passati si sono diffusi molto i pavimenti in parquet.
Con il riscaldamento a pannelli radianti, invece, il calore viene ceduto per irraggiamento, così da mantenere il pavimento ad una adeguata temperatura ed evitare il formarsi di correnti d’aria calda e fredda.
Le tubazioni dove circola acqua a bassa temperatura, riscaldano il pavimento in modo graduale, diffondendo calore omogeneo dal basso verso l’alto, che a sua volta riscalda l’ambiente, creando benessere termico, una temperatura uniforme e consentendo anche di camminare scalzi.
Negli anni 50 e 60 era stato già fatto un tentativo per introdurre il riscaldamento a pavimento, ma fu abbandonato poiché causava problemi di gonfiore alle gambe per via delle temperature troppo elevate che raggiungeva. Oggi questa problematica è stata risolta, grazie all’utilizzo di nuovi materiali e tecnologie.
Ovviamente un impianto di riscaldamento (o di raffrescamento) va scelto in base alle necessità dell’utente ed alle caratteristiche del luogo in cui andrà installato, perciò vediamo di cosa si tratta e quali siano vantaggi e svantaggi.
COS’E’ E COME FUNZIONA
Negli impianti ad acqua a circuito chiuso, il funzionamento è permesso da una serpentina di tubi posizionata sotto il pavimento e sopra dei pannelli isolanti, in modo tale da non disperdere il calore nella zona inferiore, ma propagarlo dal basso verso l’alto ottimizzando così il rendimento termico.
Questi tubi lavorano ad un temperatura di 30°-40° (in genere i radiatori hanno una temperatura di 70°-80°) e sono collegati alla caldaia che riscalda il fluido.
Oltre alla convenzionale caldaia ci sono diversi modi per alimentare il sistema di serpentine, come ad esempio la caldaia a pallet, la pompa di calore o i pannelli solari ad accumulo.
Ovviamente i materiali impiegati per le serpentine e per il massetto che le ricopre devono garantire prestazioni elevate. Spesso viene utilizzato il polietilene espanso per garantire una omogenea distribuzione del calore ed una elevata resistenza termica.
Se si utilizza un isolante in polistirolo sagomato, i tubi in cui passerà l’acqua si incastreranno permettendo una installazione più rapida. Invece per avere un miglior isolamento acustico del solaio, si può utilizzare anche l’isolamento in sughero su cui fissare i tubi con delle clips.
Il massetto in cemento, invece, deve avere uno spessore minimo di 30 mm, contenere una rete metallica contro il ritiro ed essere separato dalle pareti perimetrali di almeno 5 mm. È questo un elemento fondamentale perché minore è lo spessore del massetto, prima il calore raggiungerà l’ambiente da riscaldare.
È importante anche studiare il percorso che i tubi devono fare all’interno del pavimento, per non creare aree più calde e più fredde.
Questo tipo di impianto può funzionare nel migliore dei modi grazie ad alcuni accorgimenti:
– una adeguata coibentazione dell’edificio
– non spegnere il riscaldamento quando si è fuori casa, sarebbe uno spreco.
Se per motivi lavorativi si è assenti dall’abitazione per lungo tempo, questa probabilmente non è la tipologia giusta di impianto.
– utilizzare un dispositivo di riscaldamento che lavori a bassi regimi di temperatura, come la caldaia a condensazione, la pompa di calore o i pannelli solari
– disporre di un termostato in ogni stanza
– non tenere una temperatura troppo elevata negli ambienti
VANTAGGI E SVANTAGGI
VANTAGGI
– il pavimento radiante ha una minima dispersione termica
– il riscaldamento è costante in tutto l’ambiente, a differenze dei riscaldamenti con radiatori che concentrano il calore vicino alla zona di emissione
– può funzionare al meglio con basse temperature dell’acqua come 25°-40°C, a differenze dei normali radiatori che arrivano a 70°C e relativo risparmio energetico
– permette di risparmiare sul combustibile
– per riscaldare l’acqua che circola nel sistema si possono utilizzare diverse fonti di energia come il gas o il solare termico.
– non fa rumore e non emette sostanze inquinanti o polveri nel’ambiente, così da ridurre l’insorgere di patologie allergiche o fastidi alle vie respiratorie.
– maggiore superficie disponibile grazie all’assenza dei termosifoni
– questa tecnologia si può adattare al raffrescamento estivo
– non necessita di particolare manutenzione
SVANTAGGI
– maggior costo di costruzione della pavimentazione
– lentezza nel portare a temperatura l’ambiente da riscaldare; perciò se si passa molto tempo fuori casa non è consigliabile.
– non possono essere utilizzati tappeti, perché diminuiscono il calore liberato nell’ambiente
PREZZI
Il prezzo di un riscaldamento a pavimento è un po’ più elevato rispetto ad altri sistemi, ma le iniziali spese possono essere ammortizzate facilmente risparmiando sui consumi energetici.
In genere il costo si aggira tra i 70 e i 110 €/mq, che comprendono la manodopera, gli oneri di progettazione, il costo dei materiali e una caldaia a condensazione. La cifra finale dipende anche dalla località e dalla presenza o meno di ditte specializzate sul luogo di installazione.
Inoltre spesso un impianto di riscaldamento a pavimento viene combinato con altri sistemi come i collettori solari, raggiungendo così un costo di circa 24.000 euro.
Ma oltre al risparmio sul consumo, è importante considerare che per le ristrutturazioni energetiche ci sono gli incentivi da parte dello Stato.
RAFFRESCAMENTO ESTIVO
L’impianto radiante a pavimento può essere utilizzato anche per il raffrescamento estivo. Questo perché l’impianto agisce sulle superfici senza generare movimenti d’aria, perciò portando l’acqua a una temperatura compresa tra i 15° e i 18°C è possibile raggiungere una condizione interna di 23-24°C nella stagione estiva.