Illuminotecnica (parte2)

Articolo redatto da Arch. F.Di Mario per Eudomia Mag

Disporre di una adeguata illuminazione negli ambienti in cui si vive o si lavora, è utile non solo da un punto di vista estetico ma soprattutto per la salute, poiché da un cattivo uso di essa possono risultare fenomeni di abbagliamento, di sforzo eccessivo della vista (astenopia) o si possono assumere posizioni sbagliate per ovviare alle problematiche del riflesso.  Per ottenere una buona illuminazione oltre a conoscere le caratteristiche delle sorgenti luminose  (vedi articolo illuminotecnica 1) è bene anche fare attenzione ad altri accorgimenti come la scelta degli apparecchi illuminanti e i valori di illuminamento in lux per i vari ambienti e superfici.

GLI APPARECCHI ILLUMINANTI, Gli apparecchi illuminanti svolgono varie funzioni:  – controllo e modifica del flusso luminoso emesso dalla lampada, – funzione estetica, – connessione della lampada all’alimentazione, – protezione della lampada da urti e vibrazioni e dal contatto con agenti esterni (per solidi e liquidi, è indicato con grado di protezione IP), – protezione dell’utilizzatore da contatti sotto tensione o a elevata temperatura

CONTROLLO DEL FLUSSO LUMINOSO, Per quanto riguarda il controllo del flusso luminoso, esso può essere “schermato, per evitare abbagliamento ed ombre troppo marcate, oppure “distribuito” per correggere il solido fotometrico della lampada, ossia  “la forma” del fascio luminoso che si genera da essa.  La schermatura viene realizzata con pannelli a superfici sfaccettate o opaline, griglie a nido d’ape o alette paraluce; invece la distribuzione del flusso luminoso si può realizzare a mezzo di riflettori, rifrattori, diffusori.

I riflettori servono a concentrare l’energia luminosa utilizzando materiali con elevato fattore di riflessione come vetro argentato o alluminio lucidato; possono generare fasci dalle forme simmetriche o anche asimmetriche e si dividono in:  – riflettori a fascio concentrato (fascio tra 20° e 40°), – riflettori a fascio largo (fascio con ampiezza maggiore di 40°), – riflettori a fascio asimmetrico.  In genere questi apparecchi hanno un rendimento del 70-90%.

I rifrattori consentono il controllo direzionale dell’emissione luminosa evitando così pericoli di abbagliamento. Si utilizzano vetri, resine acriliche sagomati in piccoli prismi o coni che permettono la diffusione della luce in tutte le direzioni. Il rendimento è del 60-70%.

I diffusori riducono la luminanza della sorgente aumentandone la dimensione apparente. Tale effetto è realizzato con schermature di vetro smerigliato, policarbonati, vetro e carta.

“Rendimento luminoso” = è il rapporto tra il flusso luminoso che esce dall’apparecchio e il flusso emesso dalla sorgente (la lampadina).  Bisogna infatti considerare che tutti gli apparecchi illuminanti contribuiscono a diminuire, anche se in minima parte, la quantità di luce emessa dalla sorgente (lampadina).

ILLUMINAMENTO, L’illuminamento è una grandezza fotometrica risultato del rapporto tra il flusso luminoso (misurato in lumen) emesso da una sorgente e la superficie dell’oggetto illuminato; è quindi riferita all’oggetto illuminato e non alla sorgente.

Gli illuminamenti necessari per i vari ambienti sono descritti dalle normative in materia (ad esempio EN 12464 «Illuminazione di posti di lavoro»).

ABBAGLIAMENTO, L’abbagliamento può essere diretto o riflesso. L’abbagliamento diretto è in genere causato da apparecchi non schermati o superfici particolarmente lucide. L’abbagliamento riflesso invecepuò essere dato da superfici riflettenti o apparecchi posizionati male. In entrambi i casi l’effetto sulle persone consiste in un calo della concentrazione, una maggiore stanchezza e disturbi agli occhi. 

Fatte queste premesse sarà più semplice capire quali caratteristiche considerare nella scelta di un apparecchio illuminante per un dato ambiente.

PROGETTO DI ILLUMINAZIONE – esempio, Per prima cosa sarà opportuno valutare quale sia la tipologia dell’ambiente e, quindi, l’illuminamento medio consigliato per esso. Ecco alcuni valori di riferimento che si possono utilizzare per una abitazione privata:

Per capire meglio, immaginiamo di dover illuminare questo appartamento: (Il seguente progetto è di massima)

Per prima cosa bisogna calcolare quale sia il flusso luminoso di cui necessita ogni stanza, in base alle dimensioni in metri quadri e alla tabella precedente dei lux consigliati.

 Questo ci aiuterà, una volta deciso l’apparecchio, a scegliere la giusta sorgente luminosa in base alle caratteristiche riportate sulla confezione (tipologia di sorgente, lx, watt, ecc…)

 ILLUMINAZIONE CAMERA DA LETTO MATRIMONIALE

_ILLUMINAZIONE GENERALE; Abbiamo stabilito con un semplice calcolo che un apparecchio che debba illuminare tutta la stanza, necessiterà di una sorgente con flusso luminoso di circa 1400 lumen.  Ma ora bisogna scegliere un portalampada  idoneo, che non causi abbagliamento e che diffonda la luce in maniera omogenea, al fine di creare un ambiente rilassante.  Spesso per questo scopo vengono utilizzati i diffusori, proprio perché la sorgente luminosa è schermata e, indirizzando la luce verso il soffitto, sfruttano maggiormente il fenomeno della riflessione. In questo caso è auspicabile un soffitto chiaro. Si può ipotizzare un apparecchio  a sospensione, montato in posizione centrale, ad esempio un diffusore in policarbonato serigrafato come quello di Luceplan.

_ILLUMINAZIONE LOCALIZZATA, Nelle camere da letto è sempre utile avere anche un’illuminazione localizzata, possibilmente vicino al letto e davanti l’armadio, per scegliere gli abiti. Per quanto riguarda i punti luce da posizionare davanti l’armadio, questi possono essere dei semplici incassi (spesso impropriamente chiamati “faretti”) da installare in una eventuale porzione di controsoffitto. Per gli apparecchi da posizionare vicino ai lati del letto, ci si può sbizzarrire tra innumerevoli tipi e forme dal design più vario. Ad esempio le lampade a parete “Laser Cube” di Studio Italia Design.

ILLUMINAZIONE BAGNO

_ILLUMINAZIONE GENERALE, Una sorgente luminosa per il nostro bagno di 4,77 mq dovrà produrre circa 500lm, ovviamente non è detto che la sorgente debba necessariamente essere singola, potrebbero anche essere due da posizionare in punti strategici.   Potremmo ad esempio utilizzare lo “Starpoint” della Erco, un apparecchio da incasso nel soffitto, che monta led con una potenza di 8w, un flusso di 600 lm (ne basterebbe dunque uno solo) e distribuisce la luce in modalità “flood” o “wide flood”.

_ILLUMINAZIONE LOCALIZZATA

SPECCHIO, Di fronte o ai lati dello specchio è bene installare una sorgente che abbia una buona Resa Cromatica, in particolare che possegga lunghezze d’onda relative alle tonalità del rosso, più adatte per la pelle del viso. E’ consigliabile quindi una alogena e non una fluorescente.  Inoltre l’apparecchio deve far si che la sorgente non abbagli la persona che si specchia. Un classico apparecchio da parete rivolto verso il basso può risolvere questo problema. L’apparecchio dovrà essere almeno protetto contro gli spruzzi d’acqua (IP44).

NOTA: DISTRIBUZIONE DELLA LUCE ,Gli apparecchi possono distribuire la luce in modi diversi, a seconda della distribuzione (ampiezza e forma) del fascio luminoso (tecnicamente si fa riferimento al “solido fotometrico”): – narrow spot (fascio molto stretto), – spot (fascio stretto circa 15-20°), – flood (fascio largo circa 40 -50°), – wide flood ,– oval flood, – wallwash

DOCCIA   , Se si desidera una illuminazione anche all’interno della doccia, soprattutto se questa è più buia perché realizzata parte in muratura, bisogna fare attenzione che l’apparecchio sia protetto contro i getti d’acqua (tenuta stagna) e quindi prendere come riferimento l’indice di protezione IP65.

ILLUMINAZIONE SOGGIORNO, Nel soggiorno può essere interessante creare dei giochi di luce, magari realizzando dei tagli nei  controsoffitti, entro cui inserire delle strisce led, come in questi progetti di Essenzialed: